Nell’industria italiana si rilevano da tempo forti criticità nel reperimento delle risorse umane adeguate a coprire i ruoli in azienda, soprattutto nei processi produttivi: un problema che sembra essersi acuito negli ultimi anni sia nella manifattura che nei servizi. Al fine di cogliere in modo più specifico quali competenze risultino più ricercate dagli imprenditori, ma soprattutto per capire quali siano le strategie che vengono messe in atto per colmare questi “gap”, si è adottato un approccio di analisi di tipo qualitativo attraverso l’organizzazione di più focus group tra gli imprenditori del Triveneto. In questo lavoro vengono presentati i risultati del primo focus group nel Veneto, da cui emerge con forte evidenza l’urgenza di formare tecnici specializzati con competenze trasversali, non solo quindi tecniche ma anche relazionali e di problem-solving. Nel racconto degli imprenditori viene evidenziato come le figure dei tecnici specializzati occupino un ruolo chiave nell’azienda, perché costituiscono un collegamento diretto verso la clientela: devono pertanto avere comportamenti empatici per le attività di post-vendita e di assistenza e, nello stesso tempo, rappresentano un tassello importante nel processo di innovazione continua aziendale perché possono contribuire in modo creativo al miglioramento dei prodotti. Non è quasi mai possibile trovare dei profili di tecnici “già pronti” a meno di non contenderseli con i competitor, perché la loro specializzazione va necessariamente personalizzata attraverso la formazione sul campo, sulla base non solo della tipologia merceologica ma anche delle caratteristiche della singola azienda, dei suoi prodotti e processi e, non da ultimo, dei valori aziendali.
KEYWORDS: competenze tecniche, soft skill, formazione continua, problem solving, valori aziendali, clima aziendale, flessibilità, valorizzazione
JEL: J24, J61