Nel 2024, il tasso di risparmio delle famiglie italiane è cresciuto, superando i livelli pre-pandemici. Anche la ricchezza complessiva del Paese è aumentata, confermando l’Italia fra le nazioni con il più alto patrimonio privato al mondo.
Tuttavia, emergono due criticità: una forte concentrazione della ricchezza detenuta da una fascia ristretta della popolazione e una ripresa del risparmio legata a motivazioni precauzionali. L’incertezza economica spinge le famiglie a ridurre i consumi per accumulare risorse.
La Nota analizza le cause di questo comportamento, con particolare attenzione al ruolo delle aspettative economiche nelle decisioni di risparmio e consumo futuro.
I risultati dell'indagine indicano che, in Italia, la ricchezza desiderata a scopi precauzionali ("target wealth") tende ad aumentare con l’età e il livello di reddito, e che le donne risultano mediamente più prudenti rispetto agli uomini.
Le fasce di reddito più basse tendono a mantenere risparmi liquidi come strumento di protezione, mentre quelle più abbienti preferiscono diversificare gli investimenti, riducendo la quota liquida.
Uno studio condotto da Luigi Guiso e Tullio Jappelli sui dati ISCE evidenzia che, in media, il risparmio precauzionale rappresenta il 2,7% del consumo.